Dies a quo ai fini del computo della ragionevole durata del processo.

«La decisione impugnata appare errata laddove indica nella prima udienza di comparizione il dies a quo ai fini del computo della ragionevole durata, che invece, come si sostiene nel costante orientamento di questa Corte (cfr. per tutte Cass. n. 7389 del 2005) devesi individuare nel momento in cui si instaura il rapporto processuale, e dunque nella data di notifica della citazione».

Corte di Cassazione, Sez. I, 31 gennaio 2008 n. 2364