gratuito patrocinio

Gratuito patrocinio, cos’è e come richiederlo

Forse non tutti sanno che in Italia esiste il gratuito patrocinio, ovvero la possibilità di presentare una richiesta di risarcimento danni o di fare ricorso per un procedimento penale o civile, attraverso la consulenza di un avvocato a titolo gratuito. Nel consiglio dei ministri dello scorso 21 dicembre è stata, inoltre, ratificata l’estensione di questa norma a livello europeo, anche per casi di natura penale, attuando una direttiva del Parlamento Europeo approvata nel 2016.

Il gratuito patrocinio, già previsto nel nostro ordinamento, ma forse ancora poco conosciuto, è una forma di tutela prevista dallo Stato che si fa carico delle spese legali anche in caso di ricorsi tributari, per sfratto, per risarcimento danni contro terzi. La parte in causa potrà, per esempio, impugnare una cartella esattoriale considerata iniqua, avvalendosi della consulenza di un avvocato iscritto in un elenco specifico, delle cui spese si farà carico lo Stato.

Ovviamente esistono dei parametri da rispettare per aver diritto al gratuito patrocinio, in primis un limite ISEE definito fino al 2020 in un massimo si 11.493,82 €. In secondo luogo, la richiesta di risarcimento dovrà essere valutata e risultare non manifestamente infondata. I limiti ISEE sono soggetti all’adeguamento Istat previsto ogni due anni. Il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati che riceve la richiesta valuterà dunque la situazione patrimoniale del richiedente e la fondatezza del ricorso prima di dare l’ok all’assistenza legale gratuita.

La Legge Italiana sancisce, dunque, il diritto per tutti di essere assistiti da un avvocato sia che si debba affrontare un processo penale, sia che si tratti di questioni di ambito civile. Questa speciale forma di assistenza legale a titolo gratuito, infatti, non è relativa solo a casi penali, che possono vedere coinvolte in gravi reati persone impossibilitate a pagarsi un avvocato, ma anche a risarcimenti danni per situazioni di natura civile, quindi anche in ambito tributario o relativamente ad azioni legali per sfratti, per esempio in caso di affittuari morosi.

Quante volte può esservi capitato di ricevere una cartella esattoriale o un’ingiunzione di sfratto, di pensare che fosse ingiusta, ma di rinunciare al ricorso per evitare costose spese legali? In un momento di difficoltà, invece, anche un singolo ricorso può fare la differenza, e il gratuito patrocinio azzera quella sorta di discriminazione che spesso viene percepita dagli utenti, ovvero che a permettersi i ricorsi contro il sistema siano solo le persone ricche.

Talvolta gli inquilini si trovano a dover affrontare spese inaspettate, a ricevere ingiunzioni di sfratto, o ancora a dover intraprendere azioni legali per mancati servizi ricevuti ma tendono a sentirsi sconfitti a priori, e si vedono costretti a rinunciare ai ricorsi per evitare di trovarsi a pagare anche le spese legali senza la certezza di avere ragione.

Grazie al gratuito patrocinio mostrando un ISEE inferiore a 11.493,82 euro, con l’aggiunta di 1.032,91 euro per ogni familiare convivente, si potrà richiedere l’assistenza di un avvocato che provvederà a intraprendere la causa e tutte le incombenze burocratiche relative all’impugnazione della cartella o di uno sfratto.

Talvolta anche le richieste di risarcimento danni contro terzi diventano problematiche proprio perché il primo pensiero dell’utente è “meglio evitare spese legali che risulterebbero comunque inutili se poi la causa viene persa”. Sapendo della possibilità di accedere al gratuito patrocinio invece più utenti si sentiranno motivati a far rispettare i loro diritti e a continuare a sperare nella giustizia, recuperando fiducia nel sistema.

Gli estremi di legge a cui fare riferimento sono contenuti nel D.P.R. n. 115 del 2002.