Con l’avvento della liberalizzazione delle tariffe relative ai contratti di fornitura di servizi di telefonia, gas o energia, il mercato italiano ha visto un fiorire di nuove realtà che offrono servizi stratosferici puntando ad un prezzo sempre più basso.
Ma a quale costo per il consumatore? In questa giungla di offerte e tariffe spesso il consumatore si trova in difficoltà e si affida all’offerta più vantaggiosa che sul momento gli sembra la migliore per le proprie tasche.
Fra cavilli, note al contratto che spesso fuggono all’attenzione del sottoscrittore e accettazioni di scambio di dati sensibili non proprio comprese appieno, ci si ritrova però con tariffe che improvvisamente lievitano in maniera esponenziale dopo qualche mese dall’attivazione, o con disservizi ripetuti, per esempio nel caso si scelga di cambiare operatore telefonico mantenendo il proprio numero, sia che si tratti di telefonia fissa sia mobile.
In questo caso specifico sono molti i clienti che ci contattano per avere informazioni circa le possibili azioni legali da intraprendere per far valere i propri diritti. Vediamo cosa è utile fare o meno.
I casi più frequenti sono relativi a:
- portabilità del numero telefonico che impiegano molto più del tempo previsto a essere ultimate,
- disservizi sulle linee telefoniche non risolti proprio a causa del contratto con un nuovo operatore,
- improvvisi cambi di tariffa, generalmente al rialzo, senza preavviso (o meglio, talvolta, mascherati nelle note del contratto ma non completamente resi noti al consumatore).
In questi casi spesso l’utente indignato cosa fa? Scrive un post di sfogo sui social, cercando di attirare l’attenzione del customer service pensando che una cattiva pubblicità possa smuovere le coscienze dei fornitori di servizi.
Certo, un gesto eclatante, ma a quale pro? Una prima cosa importante da sapere è che la maggior parte delle aziende che ha un profilo ufficiale sui social media ha anche una schiera di community manager istruiti appositamente per rispondere e moderare eventuali post polemici.
Ogni tanto qualche sfogo diventa virale, ma a conti fatti questo non aiuta minimamente il consumatore a risolvere il proprio disservizio.
L’unica via è il reclamo ufficiale
Ciò che vi consigliamo è invece di muovervi sui canali ufficiali.
- Il primo passo davvero utile in caso di disservizi da parte di un operatore telefonico è presentare un reclamo ufficiale, ovvero un atto indirizzato tramite posta elettronica meglio se posta Pec, posta tradizionale, fax o altro recapito indicato fra quelli utilizzabili e presente sul contratto o su una delle fatture direttamente al fornitore del servizio.
- È bene, inoltre, cominciare da subito a conservare le prove dell’avvenuto scambio di informazioni, richiedendo una conferma di lettura ove possibile, la ricevuta di ritorno in caso di raccomandata o se l’operazione viene compiuta al telefono annotando l’eventuale codice identificativo dell’operatore con cui si è parlato o della pratica aperta.
Solo dopo aver presentato il reclamo, infatti, si può considerare “aperta” la pratica contro la società di servizi e si da avvio formale ad una procedura di conciliazione fra l’operatore e il consumatore.
Se dopo il reclamo da parte del cittadino il disservizio rientra, bene; altrimenti in caso di mancata risposta da parte del fornitore o di risposta inadeguata o insoddisfacente, a norma di legge il passo successivo è tentare una conciliazione dinanzi al Comitato Regionale per le Comunicazioni (Corecom).
In caso di esito negativo della conciliazione un passo ulteriore è il giudice di pace. Spaventati dalle possibili conseguenze?
Non preoccupatevi, ogni step del ricorso contro un operatore di telecomunicazioni per disservizio può essere seguito dal vostro legale di fiducia, che vi affiancherà nella stesura della pratica e vi seguirà passo dopo passo.
In caso di disservizi con il vostro operatore di telecomunicazioni contattateci. I professionisti di Morbinati & Longo Spa sapranno consigliarvi le giuste azioni per intraprendere il ricorso fin dall’inizio nella maniera più corretta.