Il mondo del contenzioso tributario vive l’ennesima polemica relativamente all’abilitazione all’assistenza tecnica dei contribuenti.
Un cambio di rotta che va, peraltro, nella direzione diametralmente opposta a quella di inizio anno, quando nella proposta di legge sulla giurisdizione tributaria si caldeggiava la necessità di figure professionali specificamente dedicate al contenzioso tributario.
All’articolo 6, comma 7 della proposta si leggeva, infatti, “innanzi al giudice collegiale e monocratico sono abilitati alla difesa tecnica gli iscritti all’ordine degli avvocati e nella sezione A dell’albo dei dottori commercialisti ed esperti contabili”. Una ferma presa di posizione che avrebbe escluso dalla difesa tributaria una miriade di figure abilitate a vario titolo, a scapito di professionisti davvero esperti del settore e attivi in questo ambito.
Con il decreto ministeriale n. 106/2019 licenziato dal Ministero dell’Economia e delle Finanze e pubblicato in Gazzetta Ufficiale a inizio ottobre, si fa un passo indietro relativamente al “Regolamento recante disposizioni in materia di abilitazione all’assistenza tecnica innanzi alle Commissioni tributarie”.
Il decreto, infatti, disciplina tutte le modalità per il rilascio dell’abilitazione alla difesa tributaria davanti alle Commissioni Tributarie, specificando quali siano i soggetti abilitati e le relative eccezioni, come i casi di incompatibilità, le modalità di rifiuto dell’abilitazione, la sospensione, la revoca dell’iscrizione, con riferimento ai principi del codice deontologico forense.
Se nella proposta di legge di riforma della Giurisdizione Tributaria si menzionavano solo avvocati (iscritti all’Albo) e iscritti nella sezione A dell’Albo di dottori commercialisti ed esperti contabili, il decreto di ultima approvazione rimette in campo una miriade di altre figure.
A partire dai consulenti del lavoro, passando per architetti, periti industriali, ingegneri, geometri, ma anche dottori forestali o agronomi, periti agrari, agrotecnici e gli spedizionieri doganali purché iscritti nei loro rispettivi Albi professionali; infine anche ex dipendenti dell’Amministrazione Finanziaria anche non professionisti ma abilitati direttamente dal MEF.
Una gran confusione, soprattutto considerando che grazie alla rete e ai social media spuntano ogni giorno esperti e professionisti dei più svariati settori (la maggior parte dei quali bravissimi a farsi pubblicità ma con ogni probabilità poco “professionali”), che ci sembra far emergere una sottesa volontà di depauperare la difesa tecnica, ovvero quella di soggetti non solo abilitati ma a ragion d’essere, con maggiori competenze ed esperienza maturati sul campo.
Perché, pur manifestando il massimo rispetto per le figure sopra elencate, si tratta di professionisti che svolgono lavori e consulenze ben lontane dall’ambito legale e processuale.
Questo squilibrio ovviamente non fa che rendere sempre più scompensato il rapporto fra il contribuente e lo Stato. Vi siete mai chiesti come mai in ambito tributario sia possibile la difesa personale per cause fino ad un valore massimo di 3000 euro? Pensate che, per esempio, nel processo civile è possibile la difesa personale solo per cause dal valore inferiore a 1.100 euro, e solo se il processo si svolge dinanzi al giudice di pace.
Che lo Stato reputi meno importante per il cittadino essere assistito da un difensore tecnico quando la causa è direttamente rivolta contro sé stesso, in questo caso contro il fisco? O che abbia paura di essere messo al tappeto da una difesa troppo professionale e tecnica?
Difesa professionale temuta dallo Stato?
Perché è abbastanza evidente che una difesa professionale e tecnica, studiata da un legale esperto in diritto tributario sarà sicuramente più efficace di una difesa raffazzonata che il privato cittadino può solo improvvisare, magari con la speranza di risparmiare i soldi della consulenza. E col risultato, invece, se perde la causa, di trovarsi a pagare ben di più.
Inoltre, è sempre bene ricordare che pur di minore entità giuridica, ogni contenzioso tributario nasconde spesso le medesime insidie, soprattutto burocratiche e di forma, di un qualsiasi processo per il quale mai vi sognereste di farvi assistere da qualcuno che non sia un legale esperto!
Da Morbinati & Longo Spa vi garantiamo un’assistenza legale professionale, grazie ai nostri esperti che da anni si occupano di contenzioso tributario. Per qualsiasi dubbio: contattateci! La valutazione della vostra posizione è sempre senza impegno.