Ci siamo: sono finalmente noti tutti i dettagli operativi per aderire alla Rottamazione Quater (o “Definizione Agevolata”, se preferite la definizione più formale). Si tratta di uno dei punti cardine dell’ultima Legge di Bilancio e prevede una serie di agevolazioni nel pagamento dei debiti col Fisco. Dal momento che questi regolamenti si rivelano sempre infidi gineprai, cerchiamo di vederci chiaro e procediamo per punti.
- A quali debiti si riferisce la Rottamazione Quater?
- Quali sono i vantaggi della Rottamazione Quater?
- Quali debiti sono esclusi dalla Rottamazione Quater?
- Come aderire alla Rottamazione Quater
- E se il debito è già coinvolto in precedenti Rottamazioni?
- Rottamazione Quater e Stralcio delle Cartelle: la convivenza è possibile
A quali debiti si riferisce la Rottamazione Quater?
A tutti quelli affidati all’Agente della riscossione nel periodo dal 1° gennaio 2000 al 30 giugno 2022. Anche se le cartelle non sono ancora state notificate.
Nella nuova iniziativa possono rientrare anche i debiti interessati da provvedimenti di rateizzazione o di sospensione e persino da vecchie rottamazioni (come vedremo più avanti).
Quali sono i vantaggi della Rottamazione Quater?
Aderendo all’iniziativa si ha la possibilità di pagare solo le somme effettivamente dovute, senza interessi, sanzioni, interessi di mora e aggio (restano invece i rimborsi spese per le procedure esecutive e i diritti di notifica, in pratica il tempo speso a scrivere la lettera + il costo di busta e francobollo).
Quali debiti sono esclusi dalla Rottamazione Quater?
Sono completamente esclusi:
- i debiti precedenti o posteriori alle date indicate (ovviamente!)
- l’IVA in generale, la riscossa all’importazione e le “risorse proprie tradizionali” della UE (tradotto: dazi doganali & balzelli vari sull’import/export);
- le somme dovute a titolo di recupero degli aiuti di Stato;
- tutti i casi in cui vi sia già stato un pronunciamento o una condanna, tra cui multe, ammende e sanzioni pecuniarie dovute a seguito di provvedimenti e sentenze;
- i crediti derivanti da pronunce di condanna della Corte dei conti;
- gli avvisi di pagamento degli enti locali/territoriali (GIA)
Vi sono poi debiti che possono rientrare nella Rottamazione ma a determinate condizioni:
- Debiti con enti previdenziali di diritto privato: le casse previdenziali professionali (es. Ordine dei Giornalisti, Ordine dei Medici, degli Avvocati etc.) possono decidere se aderire o meno alla Definizione Agevolata; nel caso, devono adottare uno specifico provvedimento e trasmetterlo entro il 31 gennaio ad Agenzia delle Entrate-Riscossione. Andrà anche pubblicato sul sito internet ufficiale dell’ente.
- Multe stradali o sanzioni amministrative (tranne quelle che riguardano violazioni nel versamento di tributi o contributi previdenziali); in questi casi la Definizione Agevolata “sconta” solo gli interessi (compresi quelli di mora e rateizzazione) e l’aggio: restano da pagare le sanzioni, oltre ovviamente alla somma dovuta.
Come aderire alla Rottamazione Quater
È necessario inviare una richiesta specifica e può avvenire solo per via telematica, attraverso l’apposita sezione del sito internet di Agenzia delle Entrate-Riscossione. La scadenza per l’invio delle domande di adesione alla Rottamazione Quater è il 30 Aprile 2023.
L’esito della domanda (positivo o negativo) verrà reso noto da Agenzia delle Entrate Riscossione entro il 30 giugno 2023 con una comunicazione scritta. Se la domanda è accolta, verranno indicati nella stessa comunicazione anche i termini di pagamento, che può avvenire in un’unica soluzione oppure rateizzato fino a un massimo di 18 rate suddivise in 5 anni; in questo caso si applica un interesse del 2% annuo.
Il pagamento potrà avvenire in diversi modi: sul sito di Agenzia delle Entrate-Riscossione, con l’App EquiClick, con il proprio homebanking, attraverso la domiciliazione sul conto corrente, in Posta, al Bancomat, dal tabaccaio (forse presto persino in pasticceria o dal fruttivendolo, basta che pagate).
Occhio alle scadenze: se ritardate il pagamento di una rata per più di 5 giorni, decadete dalla Rottamazione. Le somme già versate verranno considerate un anticipo e voi dovrete versare la cifra rimanente senza agevolazioni e in un’unica soluzione.
E se il debito è già coinvolto in precedenti Rottamazioni?
Può succedere: molti debitori che hanno aderito alle Rottamazioni precedenti stanno ancora pagando le loro rate. Anche loro possono scegliere di “riciclare” l’ammontare rimanente e aderire alla nuova Rottamazione Quater (persino nel caso l’adesione alla precedente fosse decaduto per il mancato, tardivo o insufficiente versamento delle rate del precedente piano di pagamento, spesso causa pandemia). Se Agenzia delle Entrate-Riscossione accetta, gli obblighi di pagamento vengono adeguati; se non accetta, si può comunque continuare con il vecchio piano di rateizzazione.
Le maglie larghe della Definizione Agevolata includono persino cartelle che in passato sono state oggetto di contenzioso con Agenzia delle Entrate-Riscossione. Tuttavia, nella richiesta di adesione è necessario indicare la rinuncia a eventuali contenziosi relativi alle cartelle per cui si fa domanda.
Rottamazione Quater e Stralcio delle Cartelle: la convivenza è possibile
Breve riassunto: lo Stralcio è l’annullamento di cartelle di pagamento con importi fino a 1000 euro, che però partirà ufficialmente solo il 31 marzo. Alcuni contribuenti potrebbero quindi vedersi annullare una parte del loro debito. E se presentiamo la domanda per la Rottamazione prima di quella data? Indicare gli importi destinati ad essere “stralciati” può comportare il rischio di perdere quest’opportunità e pagare di più? Fortunatamente sembra di no, AdER promette di tener conto dello “Stralcio” ed eliminarlo dal piano di pagamento già nella comunicazione di giugno.
Vi gira la testa? È comprensibile, anche perché quella che avete appena letto è una versione divulgativa di una procedura che nella realtà può diventare molto più ingarbugliata. La filosofia alla base è senza dubbio molto accattivante (“ti faccio pagare meno e in modo semplice, basta che paghi”) ed è di grande presa sul pubblico, che può lasciarsi tentare dall’italico “pago-e-non-ci-penso-più” pur di dormire sonni tranquilli (ma perché dovrebbero essere agitati?).
Tuttavia, il Fisco non detiene nessuna verità rivelata: quando riceviamo una cartella esattoriale, dovremmo per prima cosa chiederci: è legittimo che il Fisco mi chieda questo pagamento? E se anche fosse così, la cifra è corretta? In molti, moltissimi casi la risposta è “no” e per varie ragioni: errori di calcolo, interpretazioni contestabili delle normative tributarie, errate modalità di consegna. In questi e molti altri casi, è preferibile impugnare le cartelle piuttosto che aderire alla Rottamazione.
Prima di precipitarvi da soli davanti al pc, contattateci: vi seguiremo passo a passo in tutta la procedura, dall’analisi della situazione tributaria alla presentazione della domanda, fino all’esito finale. In questo modo avrete sempre al vostro fianco un avvocato esperto in tematiche tributarie che saprà chiarirvi anche i passaggi più ostici e consigliarvi le decisioni più adeguate per voi (non per il Fisco…)
Inoltre, la valutazione della posizione e delle azioni da intraprendere è sempre gratuita e senza impegno.
Buona Rottamazione a tutti (o quasi)!