Accertamenti Irpef 2014-2017

Dichiarazioni dei redditi: black list del fisco per mancati versamenti Irpef 2014-2017

Giugno è da sempre un mese delicato per il fisco, poiché è il mese delle dichiarazioni dei redditi e sono molti i contribuenti che si trovano a fare i conti con problemi e accertamenti relativi agli anni passati.

Mentre ancora non si è spenta la scia della definizione agevolata, la cui riapertura dei termini consentirà ad un’ulteriore fetta di contribuenti di aderire, è già ora di pensare alle prossime scadenze.

Con la prima vera scadenza tributaria fissata al 7 luglio per la presentazione tramite sostituto d’imposta del modello 730 si preannuncia un’estate intensa per i contribuenti. Le altre date da tenere sotto controllo sono il 23 luglio per la presentazione del 730 precompilato o ordinario e il 30 settembre per il modello redditi.

Intanto è di pochi giorni fa la notizia che Guardia di Finanza e Agenzia delle Entrate hanno iniziato controlli a tappeto in merito ai mancati versamenti Irpef degli autonomi, dopo che ad un primo conteggio la quota effettivamente versata risulta essere notevolmente inferiore rispetto a quanto dovuto.

L’attenzione di Guardia di Finanza e Agenzia delle Entrate si è rivolta ai professionisti che possono aver omesso nelle proprie dichiarazioni compensi relativi a prestazioni professionali di valore superiore a 50.000 euro.

Si parla in dettaglio di una differenza di circa il 68% di Irpef non versata, equivalente a oltre 33 miliardi di introiti mancati. Cifre che ovviamente preoccupano Agenzia delle Entrate, essendo l’Irpef una delle maggiori fonti di entrata per lo Stato, tanto da mettere in allarme le Fiamme Gialle pronte a incrociare i dati relativi ai periodi d’imposta dal 2014 al 2017 reperiti direttamente dall’anagrafe tributaria.

Anagrafe tributaria istituita nel 1973 proprio come banca dati per la raccolta e l’elaborazione di tutti i dati riguardanti la fiscalità dei contribuenti italiani.

A differenza dei lavoratori dipendenti o dei pensionati, per i quali la trattenuta Irpef avviene alla fonte, i lavoratori autonomi versano l’Irpef in base a quanto dichiarato in fase di compilazione della dichiarazione dei redditi.

L’Irpef viene, infatti, calcolata sull’imponibile maturato nell’anno precedente a quello in cui si presenta la dichiarazione dei redditi.

Il reddito imponibile consta del reddito percepito dal contribuente al netto di tutti gli oneri deducibili. Ovvero detrazioni fiscali, ritenute previdenziali e assistenziali e spese inserite nell’elenco di quelle detraibili, che per esempio quest’anno si è arricchita con gli alimenti e i prodotti specifici per i diabetici.

Grazie ad una serie di controlli incrociati messi in atto da esperti informatici della GdF sono emersi profili di circa 2000 contribuenti, inseriti in una black-list, a cui è stato assegnato un valore di rischio 100, il più alto.

Saranno proprio questi contribuenti a essere sottoposti a controlli volti a far emergere, rischio fiscale e di riciclaggio, rischio di criminalità organizzata. Una black list forse destinata ad ampliarsi.

La notizia rimbalzata sugli organi di stampa ha ovviamente messo in allarme i contribuenti, soprattutto quelli che hanno contenziosi in atto con il Fisco italiano.

Il consiglio degli esperti in questi casi è sempre quello di non farsi prendere dal panico e di chiedere consulto ad un tributarista esperto, in grado di controllare la vostra situazione fiscale e le eventuali pendenze relative a tasse o cartelle insolute.

Contattateci per un primo incontro: la valutazione della vostra posizione è sempre gratuita e senza impegno.